Libri e vita: alla ricerca di una chiave di lettura

Entrare in contatto con le storie e le vite di altre persone può cambiare il modo in cui si interpretano gli eventi del passato e i sogni per il futuro. Nei libri queste storie si trovano condensate, anzi a volte assumono anche una maggior profondità: gli autori ci offrono infatti una chiave di lettura con cui leggere ciò che accade ai personaggi, così che noi possiamo sfruttarla per dar senso agli avvenimenti della nostra vita.

Alcuni ragazzi della Scuola del Fare hanno manifestato il desiderio di confrontarsi con queste storie. Per questo motivo abbiamo deciso di avviare un piccolo progetto di costruzione di una biblioteca che dia loro questa opportunità.

Verso la biblioteca: diamo forma al desiderio

Il desiderio espresso dai ragazzi è stato però solo il primo mattone del cantiere. Molte sono le difficoltà che i giovani di oggi incontrano nell’approcciarsi alla lettura, soprattutto in contesti di disagio socioeconomico, e il rischio di riempire degli scaffali con libri mai utilizzati era ed è tuttora alto.

Per questo motivo è stato fatto un passo indietro e sono stati consultati i docenti e i ragazzi stessi per capire quale fosse il modo migliore per orchestrare con loro il progetto.

Dalle diverse riunioni con il gruppo docenti sono emersi i punti di forza e di debolezza dei ragazzi nel loro rapporto con la lettura. Sono stati individuati all’interno di ogni classe le figure leader e quelle che già autonomamente presentavano un interesse per la lettura. Da ultimo, abbiamo individuato i tre problemi alla base del rapporto conflittuale dei ragazzi con la lettura: la percezione della lettura come un obbligo scolastico, l’assenza di opportunità concrete nei loro contesti di riferimento e, in alcuni casi, difficoltà nella decodifica dei segni scritti.

I risultati delle consultazioni con i docenti sono stati poi per gran parte confermati e integrati attraverso dei focus group svolti direttamente con i ragazzi. Molti gli spunti in più usciti dalle loro testimonianze in prima persona: dai generi di maggior interesse (autobiografie e fumetti) agli elementi maggiormente percepiti come distrazioni (chi l’avrebbe mai detto che loro stessi non avrebbero voluto il telefono nei paraggi immaginandosi immersi nella lettura?)

Libri sugli scaffali e ragazzi che li vogliono leggere

A partire da tutte queste informazioni ed impressioni di contesto, è stato disegnato il progetto. Tre i principali obiettivi, corrispondenti ai tre problemi emersi:

  1. Favorire l’interesse spontaneo dei ragazzi per la lettura: sono state pensate a questo proposito due linee di intervento: la prima, una serie di uscite settimanali fuori dal contesto scolastico dove sperimentare la lettura come un momento di svago e condivisone, rivolta a un gruppo di ragazzi già motivati; la seconda, una serie di tre eventi in cui incontrare autori e personaggi dei libri, rivolta a tutti per catalizzare l’interesse anche di chi è meno partecipe.
  2. Aumentare le possibilità dei ragazzi di contatto con i libri: per far ciò è stata creata una piccola biblioteca nell’atrio della scuola. I ragazzi partecipano attivamente alle attività di catalogazione, collocazione e gestione prestiti dei libri presenti.
  3. Migliorare l’abilità di lettura dei ragazzi: un percorso di lettura trasversale a varie discipline verrà inserito nella programmazione didattica. A partire dai riscontri dei vari docenti verranno individuati i ragazzi con maggiori difficoltà di lettura e pensati dei percorsi personalizzati per ciascuno di loro.