#RipartoDaMe è un progetto che nasce per dare una seconda opportunità a persone detenute sul territorio di Milano, formandole e inserendole lavorativamente in un contesto aziendale esterno al carcere.

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Il percorso svolto

Non sempre le persone detenute riescono a fare un percorso di inserimento lavorativo durante la loro permanenza in carcere. Talvolta vengono inserite in percorsi brevi di tirocinio organizzati dalle cooperative che lavorano all’interno. Una volta scontata la pena, si ritrovano a contatto con un mondo del lavoro che fatica ad accoglierli e a cui loro stessi si adattano con difficoltà. Ed è così che, spesso, senza un’occupazione dignitosa e delle relazioni positive che diano un senso al loro tempo e al loro agire, aumenta il rischio di recidiva.

#RipartoDaMe nasce per rispondere a questo bisogno. La risposta che mette in campo parte dal presupposto che, per risolvere il problema, occorra migliorare le chance di inserimento lavorativo delle persone detenute. Ciò significa sia investire sulla loro formazione sia dare loro delle occasioni per tornare stabilmente nel mondo del lavoro.

La prima edizione del progetto, promossa dal carcere di Bollate, da Fondazione Riva, da Fondazione Adecco e dal centro studi CESEN dell’Università Cattolica, ha supportato 14 persone detenute con diverse attività:

  • Formazione in aula sulle competenze trasversali;
  • Orientamento al lavoro, individuale e di gruppo;
  • Sensibilizzazione delle aziende;
  • Supporto alla ricerca attiva del lavoro;
  • Inserimento in azienda;
  • Valutazione d’impatto e comunicazione dei risultati agli stakeholder.

I risultati raggiunti e le lezioni apprese

Delle 14 persone detenute che hanno aderito e sono stati selezionati per il progetto:

  • Tutti hanno partecipato al percorso di educazione al lavoro;
  • 11 di loro hanno sostenuto un colloquio presso aziende o cooperative sociali;
  • 8 di loro sono stati inseriti con contratti di tirocinio;
  • 7 hanno firmato contratti di lavoro stabili al termine del percorso.

Si è inoltre consolidato un primo gruppo di aziende sensibili al progetto e interessate a mettersi in gioco in prima linea.

Buoni risultati dunque, ma con ampi spazi di miglioramento. Nel corso di questa prima edizione abbiamo infatti incontrato alcune difficoltà che hanno arricchito la nostra conoscenza del problema. Tra queste:

  • Una preparazione professionale talvolta non adeguata: molte aziende hanno chiesto infatti di formare le persone detenute non solo sulle competenze trasversali ma anche su quelle tecniche del settore di riferimento;
  • Un processo poco snello per l’ottenimento dei permessi di uscita dal carcere;
  • Una procedura e dei criteri di selezione non sufficientemente condivisi dai partner di progetto

Scoperte che ora costituiscono un patrimonio di conoscenze da capitalizzare nel corso della seconda edizione.

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L’ampliamento della partnership

Nella seconda edizione del progetto, avviata nel 2022, non sono cambiati né l’obiettivo né la strategia di intervento testata nella prima fase pilota. Si è voluto estendere la collaborazione a nuovi enti per crescere nel confronto e per aumentare le possibilità di inserimento lavorativo

Per questo motivo si sono uniti a questa seconda edizione del progetto anche:

  • Fondazione Enaip, incaricata dell’attività di formazione professionale dei detenuti;
  • Centro di Mediazione al Lavoro del Comune di Milano (CELAV), incaricato del monitoraggio educativo dei i tirocini di una parte delle persone detenute e del finanziamento delle relative borse lavoro;
  • Cooperativa Articolo 3, incaricata di favorire la condivisione dei criteri di selezione tra tutti gli enti e lo staff e di facilitare l’ottenimento dei permessi di uscita per i detenuti;
  • Fondazione Eagle, che supporterà il progetto sia con un contributo economico sia mettendo a disposizione i suoi contatti nel mondo aziendale per la ricerca degli stage per i partecipanti.

Il progetto verrà inoltre cofinanziato da Fondazione di Comunità MilanoFilantropia Attiva Italiana e Antonietto Rancilio Foundation.

È cresciuta così una partnership variegata di enti pubblici e privati con competenze complementari: ambizione del progetto è infatti anche quella di far sì che nasca un modello di collaborazione replicabile da più istituti di detenzione in altre reti e con altre realtà.

Le innovazioni del progetto

Cinque le principali novità di #RipartoDaMe2:

  • Inserimento di un percorso di formazione professionale accanto all’attività sulle competenze trasversali;
  • Maggior condivisione e chiarezza dei criteri e dell’iter di selezione;
  • Inserimento di un partner, Cooperativa Articolo 3, per agevolare l’ottenimento dei permessi di uscita, dall’interno del carcere;
  • Coinvolgimento di un maggior numero di persone detenute (30).
Categoria: Progetti Italia
Anno di avvio: 2017
Dove: Bollate, Lombardia
Obiettivo: Inserimento lavorativo di persone detenute in art. 21 o a fine pena
Stato del progetto: In corso

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