Lib(e)ri dentro è un viaggio di parole, emozioni e ascolto reciproco che unisce persone e mondi diversi, abbattendo barriere fisiche e invisibili. Nel 2024, il progetto ha trovato la sua ispirazione in una narrazione che parla di memoria, resistenza e speranza, incrociando storie di popoli e maree scritta da Paolo Rumiz. Questo percorso, incorniciato dall’esperienza di BookCity Milano, ha coinvolto i ragazzi della Scuola del Fare di Napoli e alcune persone detenute del carcere di San Vittore. Due mesi di incontri e letture condivise hanno preparato il terreno per un confronto autentico, in cui giovani e adulti si sono interrogati su temi universali: cosa significa costruire un’armonia comune? Quali fragilità e risorse portiamo nel nostro viaggio?
Grazie al supporto di Elvio e Paola, volontari che curano il laboratorio di lettura dentro San Vittore, il testo di Rumiz è diventato il filo conduttore di un dialogo ricco di domande e riflessioni. Attraverso le parole del libro, i partecipanti hanno esplorato non solo il valore simbolico del legno venuto dal mare, ma anche la possibilità di trasformare frammenti e naufragi in strumenti di bellezza e rinascita.
L’evento conclusivo, tenutosi all’interno del carcere durante BookCity Milano, è stato un momento di rara intensità. Le letture, i pensieri e le emozioni condivisi hanno creato un’atmosfera unica, in cui i confini tra chi è dentro e chi è fuori si sono dissolti per un istante. Il lavoro comune ha ricordato a tutti l’importanza dell’ascolto, del mettersi nei panni dell’altro e della forza trasformativa della cultura.
Lib(e)ri dentro non è solo un progetto, ma un invito: fermarsi, ascoltare e riconoscere che, nonostante le differenze, ciascuno di noi è parte di un’unica umanità, capace di trovare armonia anche nelle note spezzate della vita.