A distanza di 3 anni dalla partenza, il 14 marzo si è svolto l’evento di chiusura del progetto SuPerStrada. L’iniziativa, cofinanziata dall’Impresa Sociale Con i Bambini, Fondazione di Comunità San Gennaro e Fondazione Alberto e Franca Riva, ha permesso di riavvicinare a un percorso di istruzione 218 adolescenti del territorio di Napoli e di formarne altri 229 nell’ambito delle competenze di vita o competenze trasversali.
Le testimonianze di chi ha vissuto SuPerStrada
Uno dopo l’altro sono intervenuti i responsabili di ognuno degli enti coinvolti, insieme ai ragazzi con cui hanno lavorato durante gli ultimi 3 anni. Ognuno di loro, oltre a raccontare il proprio vissuto, ha offerto un piccolo omaggio concreto, frutto e simbolo del percorso svolto.
I ragazzi di PizzaHub, dopo aver seguito un corso di formazione professionale breve per diventare pizzaioli, hanno distribuito gustosi tranci di pizza caldi a tutti i partecipanti. I ragazzi della Casa dei Cristallini, coinvolti in attività di sensibilizzazione sulla nutrizione, hanno offerto a tutti snack salutari impastati con le loro mani. Gli adolescenti della cooperativa Il Millepiedi hanno donato ai presenti un vasetto di marmellata, preparata durante i laboratori. I ragazzi dell’orchestra Sanitansamble, inseriti in un percorso di educazione musicale, si sono esibiti suonando diversi classici, tra cui anche l’inno d’Italia alla presenza del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna.
Da ultimo hanno offerto la loro testimonianza anche i ragazzi della cooperativa Il Grillo Parlante e della Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi”. I primi hanno raccontato la loro esperienza presso i centri educativi pomeridiani, i secondi il loro vissuto dentro e fuori da aule e laboratori della scuola. In entrambi i casi è emerso che la scuola da una parte e il centro pomeridiano dall’altra hanno dato loro nuove occasioni e strumenti per rivalutare il proprio potenziale e ridisegnare il proprio percorso di vita.
Agganciare, accogliere e orientare: i tre momenti di SuPerStrada
Il progetto SuPerStrada è stato pensato e realizzato in tre momenti fondamentali:
- Agganciare: preliminare a qualsiasi attività è stata l’apertura di un canale di comunicazione con i ragazzi. Gli educatori sono scesi per strada, ascoltando, comprendendo e da ultimo dialogando con i ragazzi che vivono giornate intere al di fuori di una rete sociale costruita per aiutarli a crescere. Grazie a questo lavoro di costante dialogo, gli educatori sono riusciti ad avvicinare i ragazzi, fino ad invitarli a unirsi alle varie realtà coinvolte.
- Accogliere: secondo momento nel percorso di recupero di ogni ragazzo è stata l’accoglienza. Nelle varie realtà, ognuno di loro si è sentito a casa e ha percepito il calore e l’affetto di un’intera comunità che gli si stringeva intorno. Questo ha fatto scattare nei ragazzi una riflessione sul loro valore, sulle loro potenzialità e sull’impegno richiesto per trasformarle in atto.
- Orientare: una volta divenuti consapevoli del proprio intrinseco valore i ragazzi sono stati accompagnati in un itinerario di orientamento verso percorsi più strutturati di istruzione e formazione professionale, come i corsi di meccanica e logistica attivi presso la Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi”. Punto di arrivo di tutto il percorso educativo messo in campo è stato perciò il reinserimento in un percorso scolastico o lavorativo dei ragazzi agganciati e accolti del progetto.
Come risulta dalle conclusioni dell’ente valutatore, EY, il progetto ha pertanto raggiunto pienamente i propri obiettivi e tutti gli enti coinvolti si propongono ora di estendere questi progressi a sempre più ragazzi in futuro.