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Bianche Salite per passione e solidarietà – Corriere Buone Notizie

Si chiama “La Pelle in Engadina” ed è un gruppo di appassionati di alpinismo. Ma non solo. Il 12 marzo a Milano promuovono una serata di musica, nella chiesa di San Vittore. Sulle note di Fauré, si intrecceranno anche amicizia e solidarietà. L’evento sostiene infatti la Fondazione Marcello Candia – l’industriale lombardo che negli anni Sessanta “da ricco che era” si trasferì in Brasile per assistere i più deboli – anche con il libro “Bianche Salite”. Il volume raccoglie 33 scatti dell’Engadina di “Ocram Avil”(il nome è a specchio, si legge Marco Liva) e 33 poesie scritte tra le mura del carcere di Opera (Milano). Stampato quasi per gioco, dopo l’inaugurazione dell’omonima mostra fotografica nel 2017, ha fatto molta strada ed è arrivato alla terza edizione trilingue (italiano, tedesco, inglese). C’è un gruppo di amici, oltre 160, protagonisti di quel libro. Nel ricordo di Marco, che li ha guidati per quasi dieci anni, continuano a solcare le nevi dell’Engadina. Si chiamano “pellini”, si ritrovano con gli sci da alpinismo ai piedi mossi da una comune passione per la montagna e la natura. Uniti dalla consapevolezza – imparata da Marco – che alla gratitudine per i talenti ricevuti nella vita è bello aggiungere la restituzione verso chi ne ha avuti in sorte meno. Quella dei “pellini” è un’amicizia che non si ferma alla gioia condivisa per la conquista della montagna, ma sa guardare oltre. Ad esempio, tra i carcerati di Opera che frequentano il laboratorio di Lettura e Scrittura Creativa, nel supermercato sociale milanese Solidando e nelle aule di scuola di cittadinanza dell’Associazione Ibva a Milano, nel rione sanità di Napoli e nei tanti altri luoghi sostenuti dalla Fondazione Alberto e Franca Riva, tra i monti dell’Afghanistan dove il Comitato Arghosha Faraway Schools dà una speranza di istruzione. Sino al Brasile, terra di magia ma anche di sofferenza e povertà, dove la Fondazione Marcello Candia – guidata da Marco Liva per più di dieci anni – opera da oltre trent’anni, sull’esempio di Candia, che da ricco industriale milanese vendette tutto e divenne un manager della solidarietà.

Articolo di MARTINO LIVA