Progetti

#Ripartodame2: la parola ai detenuti

Prende il via la nuova rubrica Ti racconto di me in cui lasciamo la parola ai detenuti della II° Casa di reclusione Milano Bollate per raccogliere pensieri e giudizi sull’esperienza vissuta con #RipartoDaMe2 – progetto di inclusione lavorativa sostenuto con il contributo di Fondazione Comunità Milano.

«Buongiorno e benvenuto signor Alberto*, le chiedo gentilmente di attendere che avviso del suo arrivo».

Il primo giorno di Orientamento al lavoro in Fondazione Adecco ero un po’ confuso, disorientato. Mi trovavo dopo anni ad affrontare un’esperienza nuova: lasciare alle spalle le mura del carcere.  E questa prima frase, che mi è stata rivolta una volta arrivato a destinazione, mi ha subito colpito. Può sembrare banale, ma mai nessuno, in questi ultimi 8 anni, mi ha chiamato per nome. Solo per cognome o numero di matricola. Sentirmi chiamare per nome ha avuto un potere nascosto: mi ha ricordato chi sono.

Con #Ripartodame, ho preso parte a un percorso insieme ad altri detenuti del carcere di Bollate che, come me, desiderano una seconda possibilità. Sono nato e cresciuto in un ambiente difficile, pensavo che per me non fosse possibile cambiare. Questo progetto però mi ha dato una formazione ed un accompagnamento continuo grazie a tutor ed insegnanti ma, più semplicemente, mi ha permesso di aprirmi di nuovo al mondo, ai suoi rumori e alle persone che lo animano.

Ho ripreso così fiducia in me stesso e ho ricominciato a sognare: se hai altre persone che credono in te, puoi immaginarti in un futuro migliore. Mi sono sentito di nuovo una persona ricca di doti e talenti e, in qualche modo, sono diventato un punto di riferimento per i miei compagni.

Da lì è cominciato il vero cambiamento radicale ed ho iniziato ad affrontare ogni sfida con un forte desiderio di riscatto. Sono riuscito ad ottenere un tirocinio lavorativo presso un lussuoso hotel di Milano e, dopo sei mesi, sono stato assunto come addetto alla manutenzione.

Grazie a questo percorso e ai traguardi raggiunti ho riacquistato il sorriso. Questo per me vuol dire cambiamento radicale: sentirsi di nuovo parte di qualcosa più grande di te. Lo può capire solo chi ha passato anni in isolamento dagli altri. Ho ottenuto un lavoro e ho sentito per la prima volta la paura di sbagliare, che mi ha fatto sentire umano.

Al prossimo racconto!

* Per motivi di privacy vengono usati nomi di fantasia.