Si è tenuto giovedì 4 ottobre nel cuore di Milano l’evento di inaugurazione dei nuovi spazi e servizi che l’Associazione San Fedele vuole mettere in campo per contrastare il fenomeno dell’emarginazione sociale. La risposta è un nuovo modello di Casa della Comunità che accolga le persone nella loro interezza, senza identificarle con la loro condizione di disagio e dia loro il senso di essere a casa prima ancora di avere un tetto sopra la testa.
Dai margini al centro
C’è chi pensa che la propria missione sia portare l’attenzione su chi sta ai margini e illuminarne la presenza con la propria opera o il proprio sguardo. Chi sta ai margini è escluso perché è più vulnerabile. Ma è proprio quella vulnerabilità, che cogliamo solo in quelli che per noi sono i margini, ad essere al centro della nostra vita.
Una riflessione interessante di padre Francesco Cambiaso, responsabile dei progetti dell’Associazione, che, prima ancora di imbastire servizi o risposte integrate, ci invita a riflettere sulle premesse del nostro operare e ci invita a comprendere come il vero itinerario dai margini al centro non sia quello delle persone che aiutiamo ma il nostro.
Una casa per la comunità: la risposta di un collettivo ai bisogni di un singolo
Recuperata la giusta prospettiva sulla nostra condizione e sul nostro operato, è possibile comprendere meglio la vulnerabilità che bussa alla nostra porta. Ed è quindi più semplice articolare una risposta adatta a quel bisogno. Un bisogno che non è spesso solo di cibo, farmaci, riscaldamento ma è prima di tutto un bisogno di riconoscimento che può essere soddisfatto solo da un’autentica relazione. È qui che nasce l’idea della casa di comunità: una struttura che sia espressione di tante persone che si raccolgono intorno a chi manifesta un bisogno, se ne prendono cura e lo accompagnano verso un nuovo inizio.
La scommessa dell’associazione San Fedele è proprio questa. Ricostruire una comunità che sia capace di prendersi cura di sé stessa e della sua vulnerabilità.
I luoghi della nuova Casa di Comunità
Per rispondere a questa sfida l’associazione San Fedele ha deciso di ristrutturare due locali in galleria Hoepli per dar forma ai primi due luoghi di questa casa:
- Uno sportello farmaceutico, già esistente ma rimodernato e ampliato, nel quale chi non può permettersi i farmaci possa accedervi gratuitamente e garantire a sé e alla famiglia le cure necessarie;
- Un locale, Il Girevole, che di giorno è adibito a centro di ascolto e di notte si trasforma in un locale in cui persone di estrazione differenti, da chi non ha una casa a chi esce da un’intensa giornata di lavoro, possano ritrovarsi e condividere insieme un momento di convivialità.
Il contributo della Fondazione alla Casa di Comunità
Fondazione Riva ha supportato l’associazione coprendo una parte dei costi di ristrutturazione dei locali.